E’ ormai al suo secondo anno il progetto di sport integrato “Giocare Insieme” promosso dalla cooperativa Il Pungiglione in collaborazione con la Volley Team Monterotondo. L’iniziativa ha permesso in poco tempo di portare sul campo di pallavolo un gruppo di ragazzi del Centro Socio Educativo Riabilitativo Diurno Intercomunale “Il Funambolo”, di avvicinare persone con disabilità intellettive e/o relazionali ad una attività motoria di squadra, di far apprendere loro le regole del gioco e di favorire l’inclusione sociale.
“Con gli operatori e le operatrici de Il Pungiglione abbiamo lavorato insieme. All’inizio è stato un po’ complicato, ma grazie al loro supporto, io e il mio collega Emiliano De Gattis abbiamo trovato la chiave per far giocare tutti insieme. Spesso abbiamo lavorato anche senza palla, per risolvere i disagi e capire come si fa squadra, come si sta insieme” ha detto Laura Storno, Istruttrice Volley team Monterotondo che segue il progetto.
Lo sport ha da sempre una forte valenza sociale e culturale e può essere un collante molto forte per la comunità. Proprio partendo da questo presupposto la Volley Team Monterotondo e Il Pungiglione hanno unito le forze per assicurare a tutti il diritto alla crescita e allo sviluppo anche attraverso un’attività di squadra come la pallavolo.
“Questo progetto ha permesso ai ragazzi e alle ragazze che vi hanno aderito di riconoscersi e di essere riconosciuti in un ruolo attivo sia nel contesto sportivo che – più in generale – nella società”, sottolinea Irene Ricciardi, referente di “Giocare Insieme” per la cooperativa Il Pungiglione.
Così, ancora per qualche mese e con la certezza di continuare l’esperienza anche dopo l’estate, ogni giovedì mattina un gruppetto di persone si sposta da Il Funambolo in via don Milani al palazzetto dello sport in via Monviso a Monterotondo per partecipare agli allenamenti, acquisire nuove competenze tecniche e sperimentarsi in una nuova giornata di aggregazione e condivisione in cui, attraverso la pallavolo, si sperimenta un’idea più ampia e inclusiva di comunità, dove tutti possono sentirsi a proprio agio, senza ansie né pregiudizi.
(Articolo scritto in collaborazione con i ragazzi e le ragazze del laboratorio comunicazione de Il Funambolo/Cserdi)