Non è stato un periodo facile per nessuno, causa Covid, ma sono felice di aver partecipato al progetto ColtiviaAMOci. Ho imparato tante cose, abbiamo potuto capire come funziona il mondo del lavoro, ad esempio come funziona un’azienda agricola, e mi ha aiutato anche dal punto di vista della mia vita e delle mie scelte. Partecipando ho capito come realizzare alcune cose che avevo in testa, individuando le mie priorità e grazie all’accompagnamento previsto dal progetto ho preso anche la patente.
Con le parole di Benedetta, ragazza tra i dieci beneficiari di ColtiviAMOci, ci si avvia alla conclusione di un intervento che in 12 mesi ha guidato i ragazzi e le ragazze in un percorso di crescita personale, consapevolezza e avvicinamento al mercato del lavoro, rafforzando capacità e competenze.
ColtiviAMOci è un progetto finanziato dalla Regione Lazio nell’ambito del Fondo Sociale Europeo implementato dalla cooperativa Il Pungiglione in partenariato con la cooperativa Folias. L’iniziativa era rivolta a giovani adulti con disabilità, residenti nel distretto socio-sanitario RM 5.1 (Comuni di Mentana, Monterotondo e Fonte Nuova, in provincia di Roma).
Sono stati mesi vissuti intensamente, durante i quali gli operatori e le operatrici hanno dovuto rimodulare più volte l’intervento a causa della pandemia, ma non si è mai perso di vista l’obiettivo principale: rispondere con proposte concrete, cucite su misura, ai bisogni di giovani tra i 18 e i 35 anni destinatari del progetto, accompagnandoli in un processo attivo di inclusione sociale.
“Abbiamo lavorato allo scongelamento della situazione di stallo in cui vivevano i beneficiari, non per la loro disabilità, ma in quanto neet, cioè persone che non hanno e non cercano un impiego” ha detto Elisa Roberti, una delle referenti di ColtiviAMOci per la cooperativa Il Pungiglione.
Tre i pilastri su cui si è lavorato durante i mesi di progetto: il gruppo che ha consentito di acquisire uno spazio di socialità che spesso non c’era, i laboratori come metafora che ha avvicinato i ragazzi e le ragazze al fare per raggiungere un obiettivo, il percorso di orientamento con gli operatori e le operatrici che ha rafforzato la consapevolezza di sé nel gruppo e come singoli individui.
“L’aspetto fondamentale per i beneficiari – ha sottolineato Fabrizio Tenna, valutatore esterno del progetto – è stato quello di specchiarsi, vedersi attraverso gli altri per capire se stessi. Il lavoro laboratoriale ha permesso loro di comprendere che possono cogliere degli obiettivi attraverso la condivisione con gli altri e infine il lavoro con gli operatori ha dato loro la possibilità di tirare fuori i nodi irrisolti della loro esistenza”.
E proprio partendo dall’opportunità di sciogliere alcuni nodi rispetto alla vita personale, relazionale e lavorativa che ha preso il via il percorso di accompagnamento al lavoro previsto da ColtiviAMOci. Cinquecento ore durante le quali si è puntato a tessere una tela “per sostenere – come ha raccontato Roberta Marciano della cooperativa Folias – attraverso il coaching, attraverso l’empowerment e il sostegno psicologico un rafforzamento non solo individuale, ma anche di gruppo dei beneficiari”.
Insomma, l’idea che ha mosso l’intero progetto è stata quella di attivare delle energie da cui far fiorire tanti buoni propositi di vita. La speranza è, ora, che questo percorso possa avere un seguito e possa davvero offrire, in un futuro non troppo lontano, la possibilità ai ragazzi e alle ragazze di ColtiviAMOci di mettere in pratica le competenze acquisite e collocarsi così nel mondo del lavoro. Speranza rafforzata dalle tante promesse arrivate, durante l’evento conclusivo svoltosi presso Il parco Giovanni Forte a Monterotondo, dai diversi rappresentanti istituzionali, regionali e comunali, che hanno preso la parola.
Si ringraziano: Marta Bonafoni, consigliera Regione Lazio – Commissione Lavoro e Formazione Lavoro e Politiche Giovanili / Claudio Di Berardino, assessore al lavoro e nuovi diritti Regione Lazio/ Tiziana Biolghini, consulente del Presidente Nicola Zingaretti per l’Inclusione Sociale/ Riccardo Varone, sindaco del Comune di Monterotondo/ Isabella Bronzino – Assessora Opere Pubbliche, Difesa del Suolo, Verde Pubblico Comune di Monterotondo/ Matteo Garofoli – Assessore ai Servizi Sociali, Orientamento alla Formazione e al Lavoro giovanile Comune di Monterotondo